«…Nostalgia la cui radice etimologica «nostos» diventa la chiave di volta per approcciarsi alla visione: Nostoi era infatti un poema (ahinoi quasi del tutto perduto) che raccontava il viaggio di ritorno a casa degli eroi della Guerra di Troia e metteva al cento il pertinace desiderio di ricongiungersi con la patria perduta. Sono molte le immagini di viaggio, nel film di Camelia Mirescu, che si apre non a caso con l’arrivo di un treno in una stazione senza nome, memoria cinematografica archetipica. Trasfigurato in un bianconero capace di aprirsi al colore in un breve, suggestivo istante, il cortometraggio assume i contorni indefiniti di un cammino della/nella memoria…»
(Alberto Libera, Nostalgia di un ritorno – Trasmigrazioni Emotive, Retrospettiva cinema sperimentale di Camelia Mirescu, 2016)